Un attimo prima ci troviamo a girovagare attraverso la nobile città di cura, lungo le sue passeggiate che fanno bella mostra di aiuole ricche di fiori rigogliosi e poi, poco dopo, si è già in montagna. Non manca molto fino al prossimo alpeggio. E se in valle in tavola ha fatto la sua comparsa la leggerezza mediterranea, qui, in alta quota, c'è bisogno di qualche canederlo seguito da qualcosa di dolce, come uno strudel o un tipico Schmarrn fatto a regola d'arte. Del resto, chi cammina a lungo ha diritto a una pausa. Il Gruppo del Tessa è pronto per essere esplorato, chilometro dopo chilometro. Sia che i piedi calzino scarpe da trekking che da ciclismo, a Merano e dintorni c'è sempre qualcosa da fare. C'è chi cerca il dislivello, chi i chilometri in piano. Ma c'è anche chi cerca di cogliere l'attimo con un'istantanea, approfittando dei panorami offerti dall'Alta Via di Merano e dalla passeggiata Tappeiner, che fanno scattare incessantemente la macchina fotografica.
E quando si è nel bel mezzo di un'avventura, là dove le vette sembrano sfiorare il cielo, a un certo punto ci imbattiamo nella neve. Mentre nel comprensorio sciistico di Merano 2000 qualcuno va a caccia di bianco sugli sci, con le ciaspole o sulla slitta, qualcun altro sta già sorseggiando il primo vin brulé presso l'uno o l'altro chiosco del mercatino di Natale. Bisognerebbe venire almeno 4 volte all'anno per esplorare come si deve l'area di Merano.